Ciao carissimi padrini dei nostri bambini, 

spero di cuore che possiate stare tutti bene, in buona salute e ricchi di speranza.

Dico “nostri” bambini nel senso più ampio e bello, assolutamente non possessivo. Nostri, anche vostri. Il progetto di Sostegno a Distanza (se volete continuare a chiamarlo “adozione a distanza” va benissimo) si basa proprio su questo legame a distanza. E’ qualcosa di davvero bello, che insegna tanto a voi che donate e ancor più a chi riceve: ricevere il vostro affetto e, attraverso noi, il vostro aiuto, aiuta a capire il vero spirito della gratuità, del fare il bene senza secondi fini, senza aspettarsi un ritorno. Siamo sempre attentissimi ad ogni situazione, in modo individuale, e vi garanto che coi valori che mandate riusciamo sempre a fare piccoli miracoli di solidarietà. Il Brasile, guidato da Lula (nonostante l’ opposizione bolsonarina sia sempre agguerrita e arrogante), sta progressivamente migliorando. È davvero un gigante economico il Brasile, sempre piú trainato dall´”AGROnegocio” (agricultura industrializzata, super tecnologica, focada all´esportazione) che continua a crescere e a “mangiare”, aimé, la natura nativa. Sembra una macchina inarrestabile. Sapete che il Brasile quasi non ha ferrovie, vero? Bene, da decenni si sta sognando una ferrovia, per trasporto merci, soprattutto prodotti agricoli (soia, ecc.) che tagli il centro Brasile da est ad ovest, fino ai porti di San Paolo, passando tra le zone di piú alta produzione agricola, tra le quali la nostra. Quando questa ferrovia sará finalizzata, allora si vedremo l´AGRO in tutta la sua forza e violenza ambientale! Trovare un equilibrio tra produttivitá/esportazione/consumo interno/rispetto della natura sembra davvero una sfida gigantesca. Lula aveva promesso incentivi all´agricoltura famigliare, produzioni piú attente all´ambiente, con prodotti anche biologici… ma l´anno scorso proprio lui ha investito il maggior valore storico nel “Plano Safra” (superando Bolsonaro): prestiti ed incentivi per i grandi produttori dell´AGROnegocio, per produrre ancora di piú. L´AGRO é cresciuto del 15% tra il 2022 ed il 2023, solo per avere una idea, ed é responsabile per il 22% del PIB interno. Quando in quello che mangiate trovate nell´etichetta “Lecitina di soia”, usata in tantissimi alimenti come emulsionante, sappiate che state mangiando qualcosa che molto probabilmente viene dalle nostre terre. Il mondo é piccolo ormai!

Tra le tante famiglie che seguiamo, quasi 180, molte continuano in situazioni difficili, forse l´onda lunga della pandemia, ma in generale constatiamo un fragile, piccolo, miglioramento generalizzato: famiglie che poco alla volta incontrano una stabilità affettiva e lavorativa, spesso insieme al nostro aiuto ed ai sussidi del governo, riescono a raggiungere una qualità di vita un pochino migliore. Spero di non dover contraddire nei prossimi mesi queste mie parole. Certo che siamo ancora anni luce da quello che dovremmo considerare “normale”, “giusto”, soprattutto pensando ai bambini e adolescenti, e questo continua a preoccuparci.

Un aspetto che non mi lascia tranquillo é la violenza della polizia. Il Brasile é tristemente noto per avere una delle polizie che piú uccidono. Sono i supposti confronti a fuoco, in cui la polizia “deve” rispondere e cosí uccide tanti supposti criminali. Ovvio che lo si scopre dopo se chi é stato ucciso era per davvero un criminale incallito o no. Tante le morti negli ultimi mesi, anche nei nostri quartieri. La PM, forte della copertura e appoggio di Caiado, governatore di stato dal “braccio di ferro”, si sente in un qualche modo appoggiata anche dalla popolazione. Il modo di dire “bandito buono é bandito morto” prende sempre piú piede. Quando la PM ammazza qualcuno, la popolazione (in generale) ringrazia e incentiva, applaudendo. La cultura della Pace, del rispetto della vita, della legalitá, é una grande sfida che deve essere percorsa a passi grandi. La situazione mi interpella personalmente e mi chiedo cosa possiamo fare, cosa posso fare. Sicuramente cercheremo di inserire e rafforzare, in tutti i nostri progetti, elementi legati al rispetto della vita, della pace, della non violenza. Sará un percorso contromano, sicuramente, ma é urgente e necessario.

Sempre tenendo il gancio sull´argomento, proprio la settimana scorsa ho ricevuto un video di cinque ragazzini, tutti adolescenti, picchiando davvero con cattiveria un altro ragazzo, in mezzo alla strada principale del quartiere. Lui, Reginaldo, per terra e tutti gli altri intorno inferendo pugni, calci e bastonate. Lui inerme, solo cercando di difendersi la testa con le braccia. Il motivo: s´era sparsa la voce che lui, Reginaldo, stesse picchiando la mamma. I cinque ragazzini, in gruppo, stavano quindi “facendo giustizia”, infliggendo un castigo a chi, come lui, stesse disonorando i genitori. Reginaldo é una ragazzo che conosciamo da quando era bambino,era giá stato del progetto di Sostegno a Distanza quando era piccolo. Una storia molto complessa la sua: quando era ragazzino, 11 anni, uno spacciatore lo aveva inserito nel mondo del piccolo spaccio (faceva quello che qui é chiamato “aviozinho”.. aeroplanino). Suo papá, un uomo piccolino e senza peli sulla lingua, lo era andato a prendere una sera nel punto di spaccio (boca de fumo) sgridando lo spacciatore. Forse é volata qualche minaccia. Lo hanno ucciso in quel momento. Da li la vita di Reginaldo é andata di male in peggio: una mamma assente, che beve molto, sorelline piccole in casa, pochi motivi per credere che la vita potesse offrirgli qualcosa di bello. È poi entrato nel crack, abbandonata la scuola, ho vissuto tempi per strada, spesso cercato dalla polizia per piccoli furti. Lo andró a trovare in questi giorni, spero prima di Pasqua. Spero di riuscire a convincerlo che non tutto é perso, che puó fare un cambio di marcia nella sua vita in direzione alla luce, al positivo. Che puó liberarsi dalla droga e che puó ricominciare relazioni di Pace, partendo dalla famiglia. Vivere oggi la Pasqua nella nostra periferia forse significa proprio questo.